PesTiFeRa la ragazza di Palermo che mi minacciava di suicidarsi

PesTiFeRa la ragazza di Palermo che mi minacciava di suicidarsi

  • mdo  Admin
  •   Fatti assurdi
  •   Luglio 15, 2023

Ah, ci tengo a dire che questo è una storia realmente accaduta e mi è successa a me in prima persona.

 

PeStiFeRa la ragazza che in chat mi minacciava di uccidersi

 

Pestifera era e dico "era" non perché sia morta (o Dio, in realtà non lo so), ma perché non ho piu' sue notizie da almeno sette anni, parliamo del 2016.

Dicevo, era una ragazza di Palermo sui 32 anni (parliamo del 2015), aveva un figlio piccolo avuto da una relazione tossica con uno poco raccomandabile, almeno da come me lo descriveva lei.

L'ho conosciuta una sera che entro' nella mia chat che gestivo #SiamoSoloNoi collocata sul server di quel cazzone di Simos.

 

Era una buona utente, corretta, educata, ma al tempo stesso divertente e per niente permalosa. Insomma un utente che sapeva stare allo scherzo, che attirava l'utenza maschile, ma che sapeva andare d'amore e d'accordo anche con le altre donne della chat. In poche parole la tipologia di utente che tutti i Founder e gestori di chat vorrebbero avere. 

Da li a poco , non ricordo quanto tempo, gli offri i gradi da moderatrice, che lei accetto, e poi man mano e dopo un paio di promozioni, passo' ad essere la mia Coufonder insieme ad un altra utente e cara AMICA di nick Alisa con cui ancora oggi ho ottimi rapporti.

 

Cominciammo con fare delle chat private, poi ci scambiammo whatsapp e skype. Insomma per non girarci intorno, diventammo intimi e quando dico intimi intendo davvero intimi. All'epoca Whatsapp non aveva la videochiamata ed usavamo skype per dare sfogo ai nostri istinti primordiali, non so se ho reso bene l'idea.

Non voglio raccontare ed andare nei particolari e descrivere le preferenze di lei, anche se sarebbe davvero molto interessante e stuzzicante raccontarle, ma non sono cosi' una chiavica da arrivare a questo. Penso che alcune cose non vadano dette. C'è un limite alla decenza.

Insomma per un paio di mesi è andata tutto bene, le conversazioni erano piacevoli, ed intendo in tutti i SENSI. Nulla era forzato. Poi dopo un po' di tempo e considerando che alla fine parliamoci chiaro, se con una persona non hai punti in comune su cui discutere e confrontarti è difficile dopo un po' non annoiarsi.

 

L'unica cosa che avevamo in comune era la chat, di conseguenza il 90% dei nostri discorsi e conversazioni erano cose che accadevano in chat, inciuci vari, su tizio, su caio, sul ban fatto a tizio dall'altra moderatrice e che lei riteneva fosse un ban ingiusto, sulla discussione finita in lite verbale accaduta tra noi dello staff e altri discorsi del genere, sempre legati alla chat.

Anche il "sesso" era diventato monotono e banale, considerate che le persone si annoiano di persona dopo un po', figuratevi a distanza e tramite videochiamata. Alla fine dici e ripeti e straripeti sempre le stesse cose. Usi le solite frasi che hai usato la volta prima. E' normale, le parole sono quelle, non è che te ne puoi inventare di nuove. Ti prendo cosi', poi ti faccio questo, insomma semp i stessi cos, cominciai a rompermi i coglioni.

L'incontro di persona non arrivava mai e devo essere sincero, non per colpa sua, ma per colpa mia, dato che vivo in Belgio e parliamoci chiaro, non è che ero e sono cosi' disperato da prendere un aereo pagare tanta soldi , farmi 2500 km per farmi una scopata del cazzo. Quindi rimandavo e rimandavo.

  

PesTiFeRa comincia a minacciarmi di suicidarsi.

Quindi a una certa cominciai a rispondere in ritardo ai messaggi su whtaspap, e quando lo facevo ero telegrafico, oppure che ne so, spesso scrivevo ho da fare ora, a dopo e quel a dopo, non si sapeva quando era. Onesto io cercavo di far scemare la cosa da sola in modo naturale, come mi era già successa decine di volte in chat.

Perché in chat cosi' funziona. A un certo punto una "relazione" e soprattutto quando non è stata concretizzata con un incontro reale, tende a scemare da sola dopo qualche mese al massimo, sempre per il fatto che non si hanno punti in comuni a parte quel mondo in cui ci si confronta e ci si passa del tempo, cioé la chat. 

Ma lei faceva finta di non capire. Quindi mi ritrovai costretto a farle un discorso molto eloquente. Io presi la cosa non con superficialità, perché sempre di rapporti umani si trattava, anche se virtuali, ma di certo non mi sentivo come l'ultimo degli uomini di merda che sta lasciando la fidanzata dopo 8 anni di fidanzamento o robe del genere. Quindi ci andai serio, ma al tempo stesso non sentendomi colpevole di niente.

  

Da qui iniziano le minacce di suicidio.

Ora la sto tirando per le lunghe e cerchero' di essere piu' sintetico e non scendere nei particolari. 

In breve, uscii' fuori che lei soffriva di depressione acuta e che già prima di conoscermi, aveva queste tendenze suicide, poi conobbe me e gli passarono. Mi disse piangendo che io ero la sua cura e che senza di me sarebbe ricaduta nella voglia di farla finita. 

Inutile dire che quella non fu l'ultima conversazione, perché poi io cominciai a preoccuparmi seriamente, dato che lei piangeva a singhiozzi, gridava e minacciava continuamente di andare in bagno, infilarsi nella vasca da bagno e tagliarsi le vene oppure gettarsi dalla finestra.

 

Ricordo che ho passato intere nottate a telefono con lei cercando di convincerla che la vita è bella e che va vissuta e che lei aveva un figlio da crescere e da accudire. Di solito un genitore è sensibile a questo pensiero e cerca di lottare se non per se stesso, per il figlio o la figlia, ma lei diceva che se ne fregava e che avrebbe fatto un grande favore al figlio, perché lei era una cosa INUTILE.

Vi giuro, avevo una paura fottuta e fondata che Pestifera avrebbe potuto commettere l'impensabile, che avrebbe lasciato solo un bambino piccolo e confesso che anche egoisticamente pensavo al cazzo di scrupolo di coscienza che avrei potuto avere io.

Nottate intere a telefono  cercando di convincerla di andare da un psicologo a farsi aiutare da qualcuno, parenti, amici. tutto inutile. Lei continuava a dire che l'unica sua cura ero io e che se mi avesse perso, si sarebbe ammazzata nel modo piu' brutale possibile.

Non sapevo piu' cosa fare. 

 

Dopo che questo mio calvario psicologico che durava da un mese ormai e tutte le santissime sere, due ore a telefono, anche il piu' santo degli uomini si scoccia, soprattutto se vede che dall'altro lato non c'è riscontro. 

Quindi si signori lo ammetto, dopo un mese di queste minacce di suicidio chiusi in discorso e resi quella l'ultima conversazione.

Gli dissi testuali parole:

Ma sai che c'è di nuovo? Tu me rutt o cazz. T vuo' accir-r? e accir-t na vot e p semp e lievt r'ananz o cazz.

Attaccai il telefono la bloccai su whatsapp, skype e la bannai dalla chat.

Dopo setto otto mesi la sbloccai per capire se era ancora attiva, beh il suo profilo lo era, con continui aggiornamenti, quindi non si uccise.

La ribloccai e da allora non ho saputo e non ho voluto sapere piu' nulla di lei.


Powered by AkTaRuS - di SiamoSoloNoi Chat BlThemes
© 2021 Chat di IRCwebNET